Ginestre

Ginestra comune (Spartium junceum L.)

Come riconoscerla

Pianta arbustiva alta da 1 a 3 metri o più, a rami eretti, verdi e giunchiformi. I rami che portano i fiori sono di colore verde intenso, con tessuti capaci di compensare l’insufficiente funzione clorofilliana espletata dalle piccole e scarse foglie, che sono opposte, lineari-lanceolate e restano sulla pianta per poco tempo, per cui i rami sono spogli per gran parte dell’anno. I fiori sono gialli e lunghi 15-20 millimetri, riuniti in racemi terminali. I frutti sono legumi, eretti, lineari lunghi 5-8 centimetri e larghi 5-7 millimetri di colore bruno scuro a maturità, inizialmente pelosi e poi glabri.

Cenni storici

Il termine Spartium deriva dal greco “sparton”, fune, corda, con riferimento all’utilizzo nelle attività agricole come legaccio rustico e alle fibre che si ottengono dai rami. La Ginestra è una pianta colonizzatrice e per questo utilizzata per il consolidamento di pendii franosi; si usa anche per creare barriere lungo gli spartitraffico delle autostrade. I fiori producono un nettare molto appetito dalle api, che sarebbe anzi il più gradito tra quelli di tutti i fiori secondo Aristotele. I fusti venivano utilizzati al posto dei rami di salice per fabbricare i cesti; Columella scrittore latino del I secolo d.C., consigliava di coltivare la Ginestra nei poderi aridi, dove i salici non potrebbero vivere. Inoltre, i suoi fusti giunchiformi venivano utilizzati nel passato per realizzare scope.

Ambiente, distribuzione e prospettive di conservazione

La Ginestra è una specie pioniera eliofila e xerofila (cioè amante della luce solare e adatta agli ambienti aridi). È diffusa nelle aree costiere e collinari, su terreni di varia natura, anche molto poveri.

Ginestra dei carbonai (Cytisus scoparius L.)

Dettaglio foglia composta e fiori

Audiodescrizione