Ginepro rosso (Juniperus oxycedrus L.)

Come riconoscerlo

Arbusto o alberello alto fino a 5-7 metri, con chioma ampia di colore verde-azzurrognolo. La corteccia, di colore grigio-bruna si squama in strisce. Le foglie, aghiformi, lunghe fino a 25 millimetri sono riunite in gruppi di tre; si distinguono da quelle del Ginepro comune perché possiedono due linee bianche sul lato superiore. Il Ginepro rosso fiorisce da Febbraio ad Aprile; i frutti (galbuli) immaturi sono di colore verde chiaro e a maturità assumono un colore bruno-rossastro vivace.

Cenni storici, utilizzi e curiosità

Come altre specie del bacino del Mediterraneo, culla delle più antiche civiltà, il Ginepro rosso è una pianta nota e menzionata in molte leggende e credenze popolari: curiosa è quella riferita da Dioscoride, secondo cui il legno di Ginepro rosso, bruciato, allontana i serpenti. Il legno duro, compatto e imputrescibile è utilizzato per lavori di intarsio, per la costruzione di solai e di imbarcazioni. I frutti si possono usare, come quelli del Ginepro comune per aromatizzare le vivande. Dalla distillazione del legno si ricava l’olio di Cadè, una sostanza fortemente aromatica usato in alcune malattie della pelle e soprattutto in veterinaria.

Ambiente, distribuzione e prospettive di conservazione

Pianta tipicamente mediterranea, diffusa sia sui litorali rocciosi sia su quelli sabbiosi, può vivere anche fino ad altitudini di oltre 1.000 metri nelle catene montuose meridionali.

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